
Il territorio trentino, propaggine meridionale dell'impero austro-ungarico, con l'entrata in guerra dell'Italia il 24 maggio 1915 contro gli imperi centrali, divenne un unico fronte di guerra. Molte cime furono teatro di sanguinosi scontri tra l'esercito austro -ungarico e quello italiano. Il gruppo montuoso del Lagorai, racchiuso tra la Valsugana e la Val di Fiemme, fu una delle tante zone contese tra gli eserciti belligeranti.
In questa sede verranno descritti gli scontri avvenuti tra gli aspri profili rocciosi del Cauriol e il Cardinal. Trattasi di due monti raggiungibili dalla Val di Fiemme salendo in automobile da Ziano di Fiemme fino a Malga Sadole (m. 1600).
Gli scontri in questa zona iniziarono nell'estate del 1916 dopo il fallimento della Fruehlingexpedition conosciuta anche come Strafexpedition, al termine della quale l'esercito austro - ungarico dovette smobilitare dal fronte meridionale un ingente quantità di mezzi e truppe per contrastare l'offensiva russa sul fronte orientale. Fino a quel momento in quella zona, difesa da truppe austro - ungariche, c'erano stati solo sporadici bombardamenti. Gli Italiani, approfittando delle difficoltà dell'esercito imperiale sul fronte russo, scatenarono una grande offensiva contro le esigue forze austro - ungariche rimaste a presidiare i perni difensivi della catena del Lagorai. Il Monte Cauriol (m. 2494) fu conquistato dagli Italiani nell'agosto del 1916. Gli austriaci peraltro mantennero il controllo del vicino Cauriol Piccolo,
Dopo aver consolidato le posizioni sul Monte Cauriol gli italiani, nel settembre 1916, tentarono di conquistare anche la vicina cima del Cardinal.
Dopo aspri combattimenti con centinaia di caduti, da entrambi le parti, gli italiani conquistarono quota 2318 metri dove a tutt'oggi sono ancora ben visibili, ma difficilmente raggiungibili a causa di tratti esposti e pericolosi, resti di apprestamenti e trincee costruiti prima dagli austro - ungarici e poi consolidati dagli italiani. La cima del Cardinal (m. 2481) rimase sempre saldamente in mano agli imperiali nonostante i vari tentativi di conquista da parte italiana. Gli italiani, attestati a quota 2318 metri, iniziarono lo scavo di una galleria per mina che sviluppandosi sotto la cima del Cardinal avrebbe dovuto far saltare in aria il presidio austriaco.
Per contrastare questa azione gli austro-ungarici, nel corso dell'estate del 1917, iniziarono a scavare una galleria di contromina.
La disfatta subita dall'esercito Italiano ad ottobre del 1917 a Caporetto e il successivo ripiegamento degli italiani fino al Piave allontanarono dal Cardinal e dal Lagorai lo spettro della guerra.
L'esercito italiano vide di nuovo la Val di Fiemme solo il 10 novembre 1918 a guerra finita.
La guerra in alta quota non fu solo una lotta tra eserciti ma fu anche una battaglia tra uomo e natura. L'inverno del 1916/17 fu particolarmente gelido e nevoso. Innumerevoli furono i soldati morti assiderati o sepolti dalle valanghe.
Oggi noi, durante le escursioni, ammiriamo il paesaggio alpino e la bellezza intatta della catena del Lagorai ma un pensiero deve essere rivolto a quanti, su entrambi i fronti, hanno combattuto durante quei tragici anni. I resti di quei combattimenti sono ancora ben visibili solcando le creste montagnose.

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