Il Green IT è una disciplina emergente che studia l'impatto ambientale dei sistemi IT, che secondo recenti statistiche, elaborate dagli analisti di Gartner (Advisor con migliaia di clienti in tutto il mondo), sono responsabili a livello mondiale del 2% delle emissioni di anidride carbonica. Secondo una ricerca del Gesi (Global eSustainability Initiative) le emissioni di CO2 provenienti dall'Information Technology sono pari a quelle del settore aeronautico. Nel 2007 il mondo elettronico (pc, server, periferiche, reti di telecomunicazione ecc.) ha prodotto 830.000 tonnellate di Co2. Cifra che dovrebbe salire a 1,4 miliardi di tonnellate nel 2020.
Il consumo energetico dei sistemi IT ha inoltre un fortissimo impatto sui costi di gestione.
Da un articolo tratto dalla Rivista Mondo Digitale, n. 4. Dicembre 2008 emergono i seguenti dati:
Il consumo energetico dei sistemi IT ha inoltre un fortissimo impatto sui costi di gestione.
Da un articolo tratto dalla Rivista Mondo Digitale, n. 4. Dicembre 2008 emergono i seguenti dati:
- ogni PC genera una tonnellata equivalente di CO2 al'anno. La tonnellata equivalente di CO2 è l'unità di misura che permette di pesare insieme le emissioni dei vari gas serra aventi differenti effetti sul clima. Ad esempio il metano ha un potenziale serra 21 volte rispetto alla CO2, e per questo una tonnellata di metano viene contabilizzata 21 tonnellate equivalenti di CO2;
- Un server consuma energia per la cui produzione viene emessa la stessa quantità di CO2, prodotta da un SUV che percorre 25 Km;
- Un moderno server blade consuma circa 1 kW, tanto quanto il figorifero di casa. Conseguentemente, un rack di server blade formato da 5 scaffali con 8 unità ciascuno, consuma 40 kW, l'equivalente di una palazzina;
- Un data center di medie dimensioni consuma circa 250 kW, come un quartiere. mentre i grandi data center che servono, a titolo di esempio, grosse banche o Internet Service Provider, possono arrivare a consumare 10 MW, l'equivalente di una cittadina.
Il termine Green IT può essere riferito a tre aree tematiche specifiche
- l'efficienza energetica del'IT;
- la gestione eco-compatibile del ciclo di vita dell'IT;
- l'utilizzo dell'IT come strumento per una governance green.
Ci sono tre buoni motivi per cui il Green IT è molto importante.
- l'IT ha un impatto ambientale significativo;
- il consumo energetico dell'IT costa;
- il fabbisogno energetico è un limite alla scalabilità dell'IT.
Il costo dell'energia consumata dai sistemi IT copre una parte significativa del Total Cost of Ownership (TCO) in italiano Costo totale di proprietà o Costo totale di possesso.
Il TCO rappresenta un approccio sviluppato da Gartner nel 1987 per calcolare tutti i costi del ciclo di vita di un'apparecchiatura informatica IT, per acquisto, gestione e dismissione per obsolescenza tecnologica.
Se il costo dell'hardware negli ultimi anni è cresciuto molto debolmente, il costo per alimentare e raffredare i sistemi è quadruplicato. Oggi il costo di energia e raffredamento rappresenta circa lil 60% della spesa in nuove infrastrutture con un impatto significativo sul TCO. Tale impatto, si pò presumere, è destinato a crescere ulteriormente come conseguenza dell'aumento del costo unitario dell'energia.
La maggior parte delle organizzazioni non conosce la bolletta energetica delle proprie attività. E' difficile quindi ottimizzare ciò che non si conosce, ed poco probabile che un responsabile IT sia incentivato ad investire risorse per diminuire i consumi energetici dei "suoi" apparati quando i relativi costi non afferiscono al suo budget. Un corretto approccio al Green IT nn può prescindere da una visione strategica all'interno della organizzazione, con i cambiamenti culturali e organizzativi che ne conseguono.
L'inquinamento di cui l'industria IT è responsabile non dovuto solo al consumo di energia. ma anche dalle sostanze tossiche disperse nell'ambiente. Secondo delle statistiche, pubblicate da Gartner nel 2007, il 70% dell'inquinamento del suolo da piombo,cadmio e mercurio deriva direttamente o indirettamente dall'IT.
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), chiamato anche Waste Electric and Electronic Equipment (WEEE) sono tutti rifiuti di tipo particolare derivanti da qualunque apparecchiatura elettrica od elettronica che viene dismessa, in quanto guasta od obsoleta. Tali rifiuti, che contengono sostanze tossiche e non biodegradabili, costituiscono un rischio sempre maggiore per l'ambiente che ci circonda. La ricerca Green IT in questo campo si occupa di ridurre le sostanze inquinanti presenti nella componentistica a partire dal processo produttivo ottimizzando anche l'imballaggio e dovrebbe approfondire le diverse tecnologie di recupero dei componenti dismessi.
La recente direttiva WEEE dell'Unione Europea (2002/95/CE), recepita n Italia dal Decreto RAEE (D.lgs. 151/2005) stabilisce precise norme per la raccolta differenziata e il recupero di tali rifiuti. Si tratta di un passo importante ma purtroppo ancora oggi troppi rifiuti IT vanno a "morire" in un vasto, non controllato e disorganizzato "sistema per lo smontaggio di apparecchiature elettroniche" in Paesi dell'Africa e dell'Asia con gravi problemi per la salute delle persone che operano in questo infernale sistema e per l'ambiente. Per avere un'idea delle estreme condizioni insalubri in cui i riciclatori, di quei Paesi, sono costretti a sopportare giornalmente e nell'ombra vi invito a prendere visione del servizio fotografico (giugno 2008) di Robert Knoth dal titolo Scraplife - e waste in Pakistan (vite da scarto - rifiuti tecnologici in Pakistan).
Le considerazioni sopra esposte dovrebbero dimostrare come il Green IT implica un problema dal quale non si possa prescindere. L'impatto ambientale dei sistemi IT ha una valenza morale, in quanto riguarda il pianeta Terra. ll Green IT offre peraltro interessanti opportunità di risparmio mettendo in atto, fin da subito, accorgimenti il cui impatto potenziale è molto alto.
Il TCO rappresenta un approccio sviluppato da Gartner nel 1987 per calcolare tutti i costi del ciclo di vita di un'apparecchiatura informatica IT, per acquisto, gestione e dismissione per obsolescenza tecnologica.
Se il costo dell'hardware negli ultimi anni è cresciuto molto debolmente, il costo per alimentare e raffredare i sistemi è quadruplicato. Oggi il costo di energia e raffredamento rappresenta circa lil 60% della spesa in nuove infrastrutture con un impatto significativo sul TCO. Tale impatto, si pò presumere, è destinato a crescere ulteriormente come conseguenza dell'aumento del costo unitario dell'energia.
La maggior parte delle organizzazioni non conosce la bolletta energetica delle proprie attività. E' difficile quindi ottimizzare ciò che non si conosce, ed poco probabile che un responsabile IT sia incentivato ad investire risorse per diminuire i consumi energetici dei "suoi" apparati quando i relativi costi non afferiscono al suo budget. Un corretto approccio al Green IT nn può prescindere da una visione strategica all'interno della organizzazione, con i cambiamenti culturali e organizzativi che ne conseguono.
L'inquinamento di cui l'industria IT è responsabile non dovuto solo al consumo di energia. ma anche dalle sostanze tossiche disperse nell'ambiente. Secondo delle statistiche, pubblicate da Gartner nel 2007, il 70% dell'inquinamento del suolo da piombo,cadmio e mercurio deriva direttamente o indirettamente dall'IT.
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), chiamato anche Waste Electric and Electronic Equipment (WEEE) sono tutti rifiuti di tipo particolare derivanti da qualunque apparecchiatura elettrica od elettronica che viene dismessa, in quanto guasta od obsoleta. Tali rifiuti, che contengono sostanze tossiche e non biodegradabili, costituiscono un rischio sempre maggiore per l'ambiente che ci circonda. La ricerca Green IT in questo campo si occupa di ridurre le sostanze inquinanti presenti nella componentistica a partire dal processo produttivo ottimizzando anche l'imballaggio e dovrebbe approfondire le diverse tecnologie di recupero dei componenti dismessi.
La recente direttiva WEEE dell'Unione Europea (2002/95/CE), recepita n Italia dal Decreto RAEE (D.lgs. 151/2005) stabilisce precise norme per la raccolta differenziata e il recupero di tali rifiuti. Si tratta di un passo importante ma purtroppo ancora oggi troppi rifiuti IT vanno a "morire" in un vasto, non controllato e disorganizzato "sistema per lo smontaggio di apparecchiature elettroniche" in Paesi dell'Africa e dell'Asia con gravi problemi per la salute delle persone che operano in questo infernale sistema e per l'ambiente. Per avere un'idea delle estreme condizioni insalubri in cui i riciclatori, di quei Paesi, sono costretti a sopportare giornalmente e nell'ombra vi invito a prendere visione del servizio fotografico (giugno 2008) di Robert Knoth dal titolo Scraplife - e waste in Pakistan (vite da scarto - rifiuti tecnologici in Pakistan).
Le considerazioni sopra esposte dovrebbero dimostrare come il Green IT implica un problema dal quale non si possa prescindere. L'impatto ambientale dei sistemi IT ha una valenza morale, in quanto riguarda il pianeta Terra. ll Green IT offre peraltro interessanti opportunità di risparmio mettendo in atto, fin da subito, accorgimenti il cui impatto potenziale è molto alto.


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